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La Città di Notte

by La Città di Notte

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  • "La Città di Notte" Digipack CD
    Compact Disc (CD) + Digital Album

    Comes in a two-sided Digipack CD, with artwork by Elena Cabitza

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  • "La Città di Notte" 12'' Vinyl LP
    Record/Vinyl + Digital Album

    Deluxe 12'' 180 Gram Vinyl of "La Città di Notte" debut Album. Artwork by Elena Cabitza

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1.
Sembra triste se ci pensi niente più rock’n’roll diventerà tutto più chiaro il giorno in cui me ne andrò Senza posto nel futuro soddisfatto sarò con il mio vestito nero il giorno in cui morirò Si ferma il cuore gela il sangue dentro me Si blocca il respiro resto immobile perché il battito è andato sempre un po’ più gelido un corpo senza vita sono pallido però Non serve una preghiera per me Ma un festoso funerale senza troppi cliché Sarà tutto al posto giusto quieto riposerò con il mio vestito nero il giorno in cui morirò finisce, la mia vita però Sarà tutto al posto giusto Il giorno che morirò Sicuro, ci sarà posto per me Ho fatto in tempo a fare tutto Non servono lacrime Perché non avrò rimpianti Grazie al rock’n’roll con il mio vestito nero Il giorno che morirò
2.
Succede tutto in quello stupido locale Dove di solito non succede niente Entra col vestito appariscente Brilla tutta sola tra la gente La guardi e ti piace per davvero ha qualcosa che proprio non ti spieghi sarà forse quel sorriso assassino saranno forse quei capelli neri Mio dio, che orrore ora che mi scoppia il cuore Mio dio, che orrore cosa ne hai fatto di me! Naaaaa, lalailala…. Succede tutto quando meno te lo aspetti ti si avvicina e non ti riconosci prende a parlare e tu non la capisci e vuoi rispondere però non ci riesci Ed è proprio in questo momento si ferma tutto in quello stupido locale dove di solito non succede niente stanotte non ti sembra poi così male Mio dio, che orrore ora che mi scoppia il cuore Mio dio, che orrore cosa ne hai fatto di me! Mio dio, che orrore ora che mi scoppia il cuore Mio dio, che orrore cosa ne hai fatto di me! Naaaaa, lalailala….
3.
St. John's 04:52
Svegliarsi sulla nave Nell’oceano L’ancora sul fondo, Resterà Poi un fascio di luce Riscalda Duckworth Street Così vibra in un soffio, La città Sai, da domani, non lavorerò Ti chiamerò forte, più forte sarò E se c’è la tempesta Stringimi perché Lo sai, siamo da soli Qui a St John’s Dalla finestra guardo Il mio limite Mi lascerà da solo, Non sa Lui conosce la strada Quella casa blu Mangiata dalla nebbia, Pioverà Sai, da domani, non lavorerò Ti chiamerò forte, più forte sarò In mezzo alla tempesta Non è più America Lo sai, siamo da soli Qui a St John’s Il bastimento è fermo Io naufrago di me È liquido il passato Tu naufraga di te Sai, da domani, non lavorerò Ti chiamerò forte, più forte sarò In mezzo alla tempesta Ti stringerò a me Perché siamo da soli, Qui a St John’s
4.
Una Lettera 03:35
La prima riga è un saluto Come ormai non si fa più Comincia il flusso di parole eccesso di virtù Descrive attimi passati palchi vuoti, priorità e prova a immaginarli prima che diventino realtà Andare forti contro un muro l’ansia ancora non c’è Abbandonarsi non è stupido senza chiedersi perché I Palchi vuoti, ed i microfoni pronti per il gioco Partire perse, da perdere soffiare sul fuoco L’ultima riga è un saluto e la firma è il mio nome e la firma è il mio nome il mio nome il mio nome Il mio nome
5.
Oh, oh, oh, vecchio amico sfortunato Oh, oh, oh, non puoi dire di no Oh, oh, oh, vecchio amico sfortunato e quel poco di luce rimasto per te non sarà mai abbastanza lo so quell’istante di gloria per sorridere sarà per sempre poco però Oh, oh, oh, vecchio amico sfortunato io con te sempre sarò Oh, oh, oh povero malcapitato Oh, oh, oh, non puoi dire di no Oh, oh, oh, vecchio amico sfortunato E quel poco di gloria rimasta per te la pagherai caro però il momento che aspetti per rinascere arriverà più tardi lo so Oh, oh, oh, vecchio amico sfortunato io con te sempre sarò Questa va a quell’amico con l’idea geniale in tasca, l’estro artistico pomposo al posto giusto al momento giusto, ma che puntualmente si infila in situazioni X senza uscita, progetti a lungo termine con persone inesistenti, sogni di gloria con zero soldi in tasca ma tanta, tanta buona volontà, un personaggio affabile, buona presenza ma poca fortuna e non troppa sincerità, quello delle occasioni perse, dei piani male andati, di quello che poteva essere e che non sarà mai, questa è per te amico! e quel poco di luce rimasto per te non sarà mai abbastanza lo so quell’istante di gloria per sorridere sarà per sempre poco però Oh, oh, oh, vecchio amico sfortunato io con te sempre sarò
6.
Solo 03:59
Istanti da rivivere per poter parlare Solo il vuoto del ridere che non puoi colmare Agili più di questa età con il passo lieve Solo per rivederti un pò farti meno male Sono Solo, Sono Solo, Sono Solo Prima di retrocedere Ritrovarti ancora le domande da chiedere per incominciare Solo per litigare un pò e per camminare Sono Solo, Sono Solo, Sono Solo Solo, Solo…
7.
Buscaglione 02:45
Ci provo gusto, non è una novità La situazione giusta per mostrare abilità due bicchierini e mi aprono le porte entro con stile contando le mie carte Chi se ne frega, cosa mai mi farà Da solo questo amaro non si finirà È pure vero che ho da fare però Ancora qualche mano giusto per rifarmi un po’ Ci prendo gusto, siedi vicino a me Stanotte non finiamo prima delle tre Non preoccuparti dell’aggressività beviamogli la vita in faccia a tutti questi qua Ho sbagliato in fondo, ero sicuro, e invece no Ho sbagliato in fondo, Non mi chiedere perché Ho sbagliato in fondo, sia maledetto, il casinò Ho sbagliato in fondo, Non mi chiedere perché La sigaretta mi rende fascinoso giro tra i tavoli con fare sospettoso li spenno tutti oggi mi sento un dio mi guardo intorno ci sono solo io Chi se ne frega, cosa mai mi farà Da sola questo amaro non si finirà È pure vero che ho da fare però Ancora qualche mano giusto per rifarmi un po’ E mentre gioco una mano di black jack vedo la sicurezza far fronte verso me sempre la stessa storia in questo posto qua i soliti problemi con l’aggressività Ho sbagliato in fondo, ero sicuro, e invece no Ho sbagliato in fondo, Non mi chiedere perché Ho sbagliato in fondo, sia maledetto, il casinò Ho sbagliato in fondo, Non mi chiedere perché Finisce sempre come questa sera qua La situazione giusta per mostrare abilità Come i cavalli, le corse o la schedina oggi mi gioco tutto poi ci penso domattina Ho sbagliato in fondo, ero sicuro, e invece no Ho sbagliato in fondo, Non mi chiedere perché Ho sbagliato in fondo, sia maledetto, il casinò Ho sbagliato in fondo, Non mi chiedere perché
8.
Belzebù 03:12
Se la vita non sorride più Belzebù Pregare il demonio non è poco però Se al mio domani non ci pensa Gesù Allora dimmi tu Belzebù Lei mi ha lasciato senza dirmi perché La rata del mutuo è scaduta da un po’ Il Sabba non è facile da organizzar Ma quasi quasi potrei provar Ho conosciuto cosa vuol dire esser felice Mi piace Non so trovare Il santo giusto da giusto da votare Quello giusto per me le corna lunghe non mi spaventano E le candele per l’arredamento tutti quei dischi dell’heavy metal Qualcosa devon significar Io ci ho provato A credere a tutti i sermoni Del prete E non capisco Perché sono sempre tutti buoni Non funziona per me Tutti i colleghi cuccano tranne me A calcetto mi scelgono ultimo Come a Roberto, o a Baudelaire mi puoi aiutare tu baphomet È il mio dovere questo Fare qualcosa per me In chiesa ormai non ci sto Da fuori non mi sembra granché Nessun sacrificio però Imparo a disegnare il Penta-colo Lo provo poi ti dico com’è Se la vita non sorride più Pregare il demonio non è poco però Se al mio domani non ci pensa Gesù Allora dimmi tu Belzebù (X2)
9.
Sempre la stessa strada senza direzione Non l’ho trovata mai Alla ricerca della via per non essere Non crescere, non piangere l’asse mediano vuoto invita l’acceleratore come adesso mai raggiungo la velocità ottimale per riflettere nascondere, stare dentro me Entro nella città di notte Sembra di essere da solo E in questo buio che mi inghiotte Trovo la mia oscurità L’indipendenza mi porta a non abbattere barriere alte ormai l’idea della scoperta, un posto calmo per riflettere intorno a me, solo polvere Mentre la strada saluta le mie ruote Io mi rilasso un po’ Nella città di notte tutte le luci sono accese Ma non per me, nelle tenebre Entro nella città di notte Sembra di essere da solo E in questo buio che mi inghiotte Trovo la mia oscurità
10.
190-26 04:59
Era di animo nobile ma sfortunatamente irascibile un po’ di problemi con la giustizia Un camion per ovviare alla tragedia Ancora poche carte da giocare le patenti prese da militare La soluzione per i suoi guai Un 190-26 Restava fuori dal disordine da quando trasportava pietra pomice E salutava solo i benzinai Sul 190-26 I soliti discorsi con la radio la targa con il nome sullo stereo il mezzo più sfigato della ditta la seconda occasione che non tornerà I suoi amici seduti al bar lui litiga col cambio del suo Turbostar E non dormiva quasi mai Sul 190-26 Guardava la guerra dalla strada E la ricchezza, la miseria e quel motore era musica Quell’autotreno la sua libertà
11.
Sarà domani, che ti rivedrò il tempo per credere è questo lo so io indietro non tornerò Apri le porte, sono qui sai che doveva finire così Quello che serve per dirmi si Quando arriva cosa fai Non importa dove sei c’è poco tempo ormai per decidere perché non ho conosciuto mai una come te Finisce il mondo anche per me Il giorno sopra noi cadrà a pezzi anche se non vuoi c’è poco tempo ormai per decidere perché non ho conosciuto mai una come te Finirà il mondo anche per me Apri le porte, sono qui sai che doveva finire così Quello che serve per dirmi si Quando arriva cosa fai Non importa dove sei c’è poco tempo ormai per decidere perché non ho conosciuto mai una come te….Finisce il mondo anche per me

about

La Città di Notte nasce dall’incontro di quattro musicisti provenienti da diverse band del panorama musicale sardo (King Howl, Dancefloor Stompers, Stone Seeds), accomunati dalla passione per la musica afroamericana e lo swing italiano anni ’50. Il loro primo album, che porta lo stesso nome, è composto da undici brani che spaziano dal blues al cool jazz alla canzone italiana, in cui tali influenze formano un linguaggio musicale coeso e uniforme. La band ha esordito nel marzo del 2019 suonando nei live club sardi e in festival internazionali come Dromos e Karel Music Expò. Nella primavera del 2020 due singoli, “Sconfitta” e “Buscaglione”, hanno anticipato l’uscita dell'album per Solid Music/Talk About Records, con distribuzione Goodfellas.

La Città di Notte nasce dall’urgenza di descrivere le due facce della vita notturna: quella contemplativa, scura ed evocativa della città vuota avvolta dalle tenebre e illuminata da pallide luci e quella caotica dei locali di piccole dimensioni, in cui si beve, si balla, si suda e ci si consuma. Musica scura dove trovano rifugio storie ai margini della notte, ai bordi della strada o dentro i bar.

Guarda il video di "Belzebù":
www.youtube.com/watch?v=EyPGVzQxLyU

Guarda il video di "Buscaglione dal vivo al Kambusa":
youtu.be/z00Bu9rSP6I

Guarda il video di "Solo dal vivo sul tetto del Solid Twin Studio":
youtu.be/WKJDN1MraJE

credits

released December 10, 2020

Diego Pani: Voce, armonica
Andrea Schirru: Piano
Edoardo Meledina: Contrabbasso
Frank Stara: Batteria

Musica, testi e arrangiamenti: La Città di Notte
Registrato nel teatro della Scuola Civica di Musica di San Sperate e al Solid Twin Studio da Roberto Macis e Andrea Piraz tra l’ottobre e il dicembre 2019
Mixato da Roberto Macis
Prodotto da La Città di Notte, Roberto Macis e Andrea Piraz
Veste grafica di Elena Cabitza

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Talk About Records Santu Lussurgiu, Italy

Sardinian Indie Label founded in 2008. We work with great and indipendent musicians of Sardinia, Italy, Europe, World.

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